Il tema del giorno, che amplificato per ragioni ed interessi diversi sembra far dimenticare le emergenze vere del Paese, non lascia indenne la città dei papi

che, nel dopo elezioni, si augura di poter affrontare l’argomento con maggiore serietà rispetto al passato. Le notizie false, le cosiddette fake news che abbondano superando a dismisura la cronaca reale, sono alla base di un successo politico che non può durare. False aggressioni in casa, denunce per molestie che convincono poco gli stessi inquirenti, rappresentano il tronco che cade con fragore, rispetto alla crescita silenziosa degli alberi che danno ombra e frutto. La foresta silenziosa, quella che dona riparo e sostentamento, sono le migliaia di lavoratori che, talvolta sfruttati e spesso sotto pagati, consentono la sopravvivenza di imprese, commercio e difficili realtà familiari. Lo sciocco, o almeno il superficiale, guarda al dito, al barcone che arranca; non vede la Luna, il Continente Nero che potrebbe non restare sonnacchioso. Aiutare gli africani a casa loro, è uno slogan al quale crede poco anche chi lo recita; il tormentone dei finti buonisti che non monda la coscienza. Paradossalmente, i disperati che viaggiano per giorni sulle carrette bevendo acqua di mare, possono rappresentare il cordone ombelicale con la loro terra che non è solamente deserto, né scrigno da depredare. Un cordone da rafforzare, non da spezzare. Le dirigenti di una casa famiglia che ospita minori anche stranieri, confidano “occorre insegnare loro ad impugnare le posate, a seguire le regole elementari dell’igiene e del comportamento; le loro azioni sono spesso dominate dall’istinto, sta a noi migliorarli e trasformarli in effettiva risorsa. Non debbono essere il bancomat di sodalizi criminali, né gli schiavi dell’imprenditore stagionale!””. La scarsa preparazione di chi gestisce enti e cooperative, monopolio della superficiale assistenza che non esalta lo Stato né la Chiesa, è alla base di un malessere pericoloso. A fronte della pattuglia di benpensanti che cercano dialogo e confronto, c’è l’esercito chiassoso dei qualunquisti. Sarebbe il caso di ricordare che la testimonianza della presenza umana ad Anagni, datata 500.000 anni, è rappresentata dai resti di un uomo proveniente dall’Africa. E che fu Caterina de’ Medici, con la strage di San Bartolomeo (1572), a provocare i numerosi approdi dei fuggiaschi i quali, per ragioni diverse, diedero vita all’aggressione delle contrade sub sahariane.

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Migranti ed Africa, il dito e la Luna
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