Isadora Duncan (San Francisco 27 maggio 1877 –Nizza 14 settembre 1927),

ballerina celebre per la eccelsa bravura oltre che per alcune coraggiose performance, ha inviato un messaggio dal tono garbatamente ironico, riferendosi alla locandina per i festeggiamenti patronali. In calce ad uno dei suoi celebri aforismi, al centro del manifesto, il nome dell’autrice: Isabella Duncan! Geronimo lo ha notato, e probabilmente non solo lui. Speriamo che almeno stavolta “quelli” non prendano “d’acito”. Prima di pubblicare e di stampare, perché non rileggono?

 

La danza del futuro dovrà ritornare a essere una sublime arte religiosa, com’era presso i Greci. L’arte che non è religiosa non è arte, ma pura merce.

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Ascoltate la musica con l’anima. Non sentite un essere interiore che vi si risveglia dentro? È per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io.

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La cosa più nobile dell’arte è il nudo. Questa verità viene riconosciuta da tutti e seguita da ogni pittore, scultore o poeta: solamente la danzatrice l’ha dimenticata, proprio colei che più dovrebbe tenerne conto, in quanto lo strumento della sua arte è lo stesso corpo umano.

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La danza è l’eterno risorgere del Sole.

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Lo spirito di Isadora (Isabella?!?!?) Duncan bacchetta il Comune
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