Per il gesto che, al di là dell’opportunità, dovrebbe essere spunto per quanti si ostinano a guardare il dito e non la Luna.

Se un prete è abituato a genuflettersi davanti all’altare per la presenza di Nostro Signore, ben altre genuflessioni, fino all’inchino a 90 gradi, compiono quotidianamente politici ed amministratori ai massimi livelli istituzionali. Il vero scandalo sta nell’arrestare la vedova che rompe i sigilli per dare energia elettrica alla propria casa, magari con la presenza di malati o comunque persone che necessitano di sostegno. Furto? Ma quale furto! Il contatore gira e misura, e la società calcolerà il dovuto. Una bolletta che a fronte di un consumo di pochi euro addebiti cifre esorbitanti, quello è il vero furto. E poi, chi non paga non è sempre, anzi quasi mai, un delinquente: è semplicemente una persona che non ha soldi per farlo. Come non prendersela con i soliti Crik e Crok, la coppia governante che su queste cose dovrebbe agire, invece di concedere altro potere a quegli enti parassiti ed assassini. Grazie, monsignore, sei stato coraggioso; nonostante l’età avanzata, il bimbetto che ha esclamato “il re è nudo!”. Mettendo allo scoperto verità che tutti conosciamo, ma che gli ipocriti di Stato, servi dei poteri forti, fingono di ignorare. A loro non capita di restare al buio; o forse sono abituati, abituati al buio delle loro coscienze nere.

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Grazie, monsignore!
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