Ad Anagni esiste una “Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo”; chi non lo sapeva, adesso lo sa.

Questa sorta di Tribunale d’Inquisizione, ha rinviato l’esame della richiesta avanzata dal Comitato di un quartiere periferico, in quanto carente di “Valutazione impatto acustico; certificazione impianto elettrico con progetto se si superano i 6 kw; certificazioni previste dal DM 19.08.1996 in materia di prevenzione incendi (relazione tecnica ed elaborati grafici a firma di tecnico abilitato)”. Tutto bene? Manco per cavolo! Quando il Centro Storico venne invaso dai banchi dello Street Food, con prezzi degni di Via Veneto ma chissenefrega, a Piazza Cavour vigili e carabinieri accertarono che i generatori di energia elettrica non erano in regola: fili penzoloni o addirittura per terra, emissione di fumo che ammorbava l’aria entrando pure negli appartamenti, posizionamento non a norma (addirittura tra gli alberi!?!) e in spregio ad ogni regola. Per non parlare del volume di musica ed affini. Figli e figliastri?

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Per le sagre e le manifestazioni, figli e figliastri