Antonio Occhiuto, in procinto di sfoderare la Durlindana, 

interviene sulla gestione del Servizio di Igiene Urbana in essere ad Anagni, ritenendo che con tutta probabilità, la ditta incaricata non rispetti appieno le norme stabilite nel contratto milionario stipulato il 16.12.2014. “Non può sfuggire né ai tecnici incaricati né ai politici che ne rivendicano la paternità – sostiene Occhiuto – che almeno per quanto riguarda i punti riferibili a Raccolta di prossimità, Differenziata stradale a tipo cassonetto, Controllo con videosorveglianza a cura della stazione appaltante, Lavaggio e disinfezione periodica dei contenitori non domiciliari, ci sia ancora molto da fare. Per non parlare poi della cosiddetta “isola ecologica”, che corrisponde all’isola che non c’è!”. L’Occhio di Collacciano ha visto giusto: l’isola ecologica sarebbe dovuta essere una delle prime opere realizzate dal Comune attraverso il gestore, invece l’argomento sembra immerso nella nebbia del dubbio. Pare infatti che la De Vizia abbia, come da contratto, indicato al Comune il sito da utilizzare previa autorizzazione dell’ente; ma che da Palazzo d’Iseo non ci sia stato alcun riscontro. Recentemente sarebbe stata concordata l’area a ridosso di Via Stazione, ma qualcuno sostiene quel sito non gradito a tutti. la soluzione? “meglio tornare subito alle urne!”.

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Antonio e l’isola … che non c’é!